Tutto sui fiori d’Ibisco dalle preziose virtù
L’autunno è la stagione delle tisane e degli infusi da sorseggiare a casa in pieno relax. Impossibile non pensare alla bevanda al karkadè, dissetante e dal sapore gradevole, che oltretutto vanta innumerevoli proprietà benefiche. Tra gli effetti più apprezzati vi è sicuramente quello drenante e diuretico.
Scopriamo tutto sul Karkadè e sui suoi preziosi benefici.
Karkadè: di cosa si tratta?
Il karkadè, noto anche come tè di Ibisco o tè dell’Abissinia, evoca Paesi lontani ed esotici. Si ottiene infatti dai calici essiccati dell’Ibisco (Hibiscus sabdariffa), una pianta che cresce nelle regioni tropicali e subtropicali di Africa, Asia e Australia. Oggi però è diffuso anche nelle zone a clima temperato dell’Europa.
Si tratta di un arbusto appartenente alla famiglia delle Malvaceae, amata soprattutto per la bellezza dei suoi fiori scenografici e sgargianti. Quelli utilizzati per la bevanda sono di un color rubino intenso.
Come si ottiene l’infuso al Karkadè
Per crescere, l’ibisco necessita di terreni sabbiosi e temperature calde. Una volta spuntati i suoi profumati e bellissimi fiori, questi vengono raccolti ed essiccati. Quindi, i petali vengono separati dal resto del fiore e confezionati.
L’infuso a base di karkadè si prepara con i petali sminuzzati messi in infusione come per una qualsiasi tisana. Immergete una bustina di karkadè, o due cucchiaini di fiori, in una tazza bollente e lasciate riposare qualche minuto. Vedrete gradualmente l’acqua colorarsi di un inconfondibile rosso intenso.
La bevanda al karkadè è ottima anche in estate, nella sua versione fredda. Vi basterà lasciare intiepidire a temperatura ambiente l’infuso, trasferirlo in una caraffa e aggiungere qualche cubetto di ghiaccio e poche gocce di succo di limone.
Il sapore dell’infuso è gradevole, leggermente acidulo e agrumato. Una coccola piacevole in ogni momento della giornata e in ogni stagione.
Karkadè: le proprietà dei fiori
- Depurative: l’azione depurativa viene attribuita alla presenza di mucillagini, sostanze utilizzate in fitoterapia con funzione prebiotica e servono per favorire il transito intestinale e pulire l’organismo.
- Diuretiche: stimolando l’attività dei reni la bevanda al karkadè è in grado di drenare i liquidi e le tossine in eccesso. Inoltre, contribuisce a contrastare e a prevenire la cellulite.
- Regola la pressione sanguigna grazie al suo effetto diuretico e ad un effetto simile ai farmaci ACE inibitori utili nel caso dell’ipertensione lieve o situazione di pre-ipertensione.
- Antiossidanti: le antocianine e l’acido protocatechico e la vitamina C favoriscono l’effetto antiossidante. Infatti, contrastano efficacemente l’azione dei radicali liberi responsabili dell’invecchiamento cellulare e dello stress ossidativo.
- Antisettiche: gli acidi organici presenti nel karkadè hanno azione antisettica, in particolar modo aiutano a combattere le infezioni delle vie urinarie coma la cistite.
- Inoltre, non contiene principi attivi eccitanti e caffeina.
3 curiosità sul Karkadè
- In passato il karkadè era utilizzato al posto del tè, bevuto freddo e zuccherato con alcune gocce di succo di limone.
- In Sudan occidentale si prediligono gli infusi a base di fiori bianchi di Ibisco, noti per il gusto amaro e serviti per accogliere gli ospiti.
- L’abitudine di bere bevande al Karkadè è molto diffusa in Egitto per contrastare la sete e la disidratazione grazie all’incredibile potere dissetante dei fiori.