Fame nervosa, fame fisica…qual è la differenza? La fame fisica è il bisogno del corpo di soddisfare esigenze nutritive, per avere energia e svolgere tutte le attività quotidiane. Quante volte, però, ci si ritrova a mangiare anche quando non c’è un vero senso di fame?
Si tratta in questo caso di fame nervosa, questo tipo di fame sorge improvvisamente come un impulso che non può essere trattenuto e richiede a chi la prova una gratificazione immediata indipendentemente da quanto è passato dall’ultimo pasto.
La complessa relazione tra cibo ed emozioni
Il cibo è il bene più importante a cui riusciamo a pensare quando si parla in termini materiali. È la prima cosa che cerchiamo, dopo l’aria, non appena nasciamo, e ci accompagna durante tutta la vita.
Il rapporto tra emozioni e una cosa tanto basilare come il cibo non è affatto scontato: su di esso, sulla richiesta del cibo, si basano i primi atti di comunicazione degli esseri umani. E lentamente, senza accorgersene, il cibo viene associato all’amore.
Quando il comportamento alimentare va in cortocircuito, non è raro che saltino anche le dinamiche relazionali e affettive. E qui entrano in gioco la fame emotiva e la fame nervosa.
Che differenza c’è tra fame nervosa e fame emotiva?
Sebbene spesso usati come sinonimi, fame nervosa e fame emotiva presentano sfumature diverse, per le motivazioni sottintese e per le manifestazioni che comportano. Sono due espressioni dell’aspetto emotivo dell’alimentazione.
La fame emotiva è scatenata da un’ampia gamma di stati d’animo che includono la tristezza, la felicità, la noia, la fame nervosa prevalentemente innescata da stress e ansia. La fame nervosa si placa in genere con zuccheri e grassi mentre quella emotiva con un ventaglio più ampio di alimenti considerati “comfort” dalla persona.
La gravità del problema
Se gli episodi di abbuffate sono frequenti e causano disagio significativo, è consigliabile rivolgersi a uno specialista.
Quando non si tratta di un “saltuario bisogno di sgranocchiare ma si tratta di abbuffate frequenti che danno solo un momentaneo senso di appagamento è fondamentale non esitare a cercare aiuto.
Come gestire la fame nervosa
La fame nervosa può essere un segnale che indica la presenza di un problema emotivo che deve essere indagato da specialisti.
Ci sono alcuni consigli per gestire meglio il rapporto fra alimentazione ed emozioni, delicato soprattutto in alcune fasi della vita o quando si sta seguendo una dieta per non vanificare gli sforzi e continuare con il proprio percorso:
- Tieni un diario emotivo, in che modo le emozioni influiscono su quello che mangi e pratica mindful eating. La consapevolezza del mangiare è il primo passo verso il controllo sulla nostra alimentazione quotidiana;
- Non essere troppo severo con te stesso. La fame emotiva viene innescata dalle emozioni: privazioni eccessive, senza supervisione medica o consigli nutrizionali dedicati a te, possono peggiorare la situazione;
- Rimuovi le tentazioni e sii creativo. Sposta caramelle e biscotti dove sono difficili da raggiungere e sperimenta nuove ricette o ingredienti;
- Mantieniti idratato. Mantenere una corretta idratazione è essenziale al controllo della fame nervosa.
- Chiedi aiuto. Ci sono esperti e professionisti che possono aiutarti;
Approfondimenti utili:
Associazione Italiana Disturbi dell’Alimentazione (AIDAP) https://www.aidap.org/2022/come-vincere-i-disturbi-dellalimentazione-seconda-edizione/
Ministero della Salute https://www.salute.gov.it/portale/saluteMentale/dettaglioContenutiSaluteMentale.jsp?lingua=italiano&id=4470&area=salute%20mentale&menu=DNA
Ministero della Salute – Linee Guida Sana Alimentazione – https://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_2915_allegato.pdf
Istituto Superiore di Sanità – Piattaforma Disturbi Alimentari https://piattaformadisturbialimentari.iss.it/